Partenza per Ozieri: visita guidata di Sant’Antioco di Bisarcio, Museo Archeologico “Le Clarisse”, Antiche Carceri Borgia, Fontana Grixoni, Museo Diocesano di Arte Sacra, Cattedrale dell’Immacolata.
Centro più importante del Monte Acuto, simbolo della principale cultura del Neolitico in Sardegna (“Cultura S.Michele o Ozieri” 3500/2700 a.C.).
Sede del più antico premio letterario in lingua sarda, Ozieri è oggi una vivace cittadina che offre al visitatore l’opportunità di un percorso non convenzionale nella storia, cultura e tradizioni dell’isola.
Ritrovi a Sassari: ore 8,15 p.le Segni oppure ore 8,30 via Turati – Pranzo in ristorante.
Quota di partecipazione: euro 50,00 – la quota comprende: pullman, ingressi, pranzo
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Sant’Antioco di Bisarcio (XII sec.): una delle più suggestive chiese romaniche della Sardegna.
L’isolamento e la posizione scenografica determinano una singolare combinazione di paesaggio e arte. Costruita in pietra locale costituisce una capolavoro dell’architettura medioevale dell’Isola.
Museo Archeologico “Le Clarisse”: ospitato all’interno del settecentesco ex Convento delle Monache Clarisse, conserva una ricca collezione di reperti di varie epoche, dal Neolitico al Medioevo. Di particolare rilevanza la collezione Numismatica, tra le più ricche della Sardegna.
Antiche Carceri Borgia: appartenute al Castello di
Corte, le carceri furono completate nel 1769. Sono
presenti la cella di rigore, la cella femminile e le celle maschili. Un angusto cortile porta alla cella di isolamento. Sulle pareti sono presenti piccole aperture per la somministrazione del cibo ai detenuti. Fino al XVII sec. nel cortile venivano eseguite le condanne a morte.
Fontana Grixoni: la fonte originaria risale al 1594 della quale è conservata la lapide. Nel 1881 il nobile Don Giuseppe Grixoni finanziò i lavori di rifacimento della fonte e affidò il progetto a Giovanni Pietrasanta che la realizzò in marmo bianco. Divenuta il simbolo di Ozieri, la fontana si trova al termine della salita di Via Vittorio Emanuele. È possibile visitare il sotterraneo dove l’acqua viene incanalata per sgorgare dalle bocche della fontana.
Museo Diocesano di Arte Sacra: il percorso del Museo rappresenta un ideale itinerario storico, liturgico e devozionale nel quale la cultura, artistica e documentale racconta un percorso di fede lungo quasi un millennio. Ospita due opere del pittore noto come il Maestro di Ozieri (XVI sec.): il retablo di Nostra Signora di Loreto e il Discendimento dalla croce.
La Cattedrale dell’Immacolata: sorge dalla ristrutturazione della precedente chiesa di Santa Maria, su progetto dell’architetto Gaetano Cima, assumendo l’attuale veste neoclassica. La facciata neorinascimentale, preceduta dalla scalinata di Clemente Biondetti, presenta decori in stucco rari in Sardegna. Particolarmente scenografico è l’altare maggiore in marmo bianco che raffigura la Madonna con gli angeli riconducibile alla scuola del Canova.